top of page

A PROPOSITO DELLE TARIFFE DEL MEDICO COMPETENTE

 

Per diventare Medico Competente – Specialista in Medicina del Lavoro, ho dovuto seguire questo iter:

(velocemente per non annoiare...Maturità classica/ Laurea in Medicina e Chirurgia/ Abilitazione all’esercizio della professione/ Tirocinio ospedaliero in Broncopneumologia/ Guardia Medica d’emergenza/ cinque pubblicazioni, a carattere medico, concernenti l’Igiene, la Prevenzione, la Medicina del Lavoro, la Farmacologia clinica, la Broncopneumologia), poi...
 

  • Corso di Specializzazione (a pagamento) in Igiene e Medicina Preventiva  che mi ha dato punteggio per sostenere l'esame di ammissione al:

  • Corso di Specializzazione (a pagamento) in Medicina del Lavoro (4 anni).

  • Nomina ad Ufficiale di Polizia Giudiziaria, per l’Igiene, presso la USL RM/18.

  • Vincitore di concorso a Coadiutore Sanitario Igiene Pubblica-X livello,  presso la USL RM/11.

  • Iscrizione nell’elenco regionale dei Tecnici competenti in acustica ambientale.

  • Attività di formazione sulla sicurezza dei posti di lavoro, in applicazione del D.L. 626/94 e s.m., mediante appositi corsi sia verso i datori di lavoro, finalizzati all’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione, sia verso i lavoratori, nonché attività di formazione per l’istituzione del Primo Soccorso Aziendale.

  • Conseguimento del diploma relativo al Corso ATLS dell’American College of Surgeons -Un.C.Sacro Cuore.
     

E' dal 1988 ad oggi che svolgo attività privata, come medico specialista, nell'ambito della Medicina del Lavoro e della prevenzione sui luoghi di lavoro.

Nel 2008 ho dovuto formalizzare l'iscrizione nell'elenco nazionale dei medici competenti istituito presso il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali ai sensi artt. 25 e 38 del DL 81/2008.

Dal 2009 seguo  corsi – a pagamento - di Educazione Continua in Medicina per poter conseguire almeno 50 crediti ad anno altrimenti il medico competente non può svolgere detta attività.

           

Per la mia attività sono sottoposto – unica specializzazione medica in questa situazione – a puntigliosi controlli sulla qualità della sorveglianza sanitaria svolta, da parte delle ASL, con possibilità di essere sanzionato come segue, così come previsto dal D.L. 81 del 2008:

 

          a) con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda da 500 a 2.500 euro per la violazione                   dell'articolo 25, comma 1, lettere d), e) e f);

           
          b) con l'arresto fino a due mesi o con l'ammenda da 1.000 a 4.500 euro per la                               violazione dell'articolo 25, comma 1,
 lettere b), c) e g);

           

          c) con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda da 1.000 a 5.000 euro per la violazione                 dell'articolo 25, comma 1, lettera l);
 

           d) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 3.000 euro per la violazione                      dell'articolo 25, comma 1,  lettere  h), i) e m), e per la violazione dell'articolo 41,

               comma 5;
 

           e) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 a 10.500 euro per la violazione                    dell'articolo 40, comma 1.

 

A fronte di questo, il datore di lavoro che correttamente sottopone i propri lavoratori a rischio a visite mediche mirate, evita sanzioni del tipo “ arresto da tre a sei mesi o con l'ammenda da 3.000 a 10.000 euro per non aver provveduto alla nomina del medico competente -  da 1.500 a 4.500 euro per utilizzo in mansioni a rischio dei lavoratori senza il prescritto giudizio di idoneità.” per inosservanza di detti obblighi.

 

E non ho quantificato:

  • le ore perse sul traffico per recarsi sulla sede del cliente o in un cantiere della periferia romana “perché così gli operai non si muovono”;

  • i litri di carburante consumati;

  • le ore spese in telefonate, fax ed email per avvertire il cliente della scadenza delle visite;

  • gli appuntamenti mancati all'ultimo minuto, se non dimenticati;

  • i documenti cartacei (cartelle sanitarie) spesso perduti e ricompilati dal medico competente;

  • i pagamenti ritardati anche fino a sei mesi.

CIÒ PREMESSO, C'E' ANCORA CHI HA IL CORAGGIO DI SOSTENERE CHE EURO 60 o 70 o 75 A VISITA MEDICA (A CUI DOVRÒ TOGLIERE UN 50% DA VERSARE ALLO STATO, NONCHÉ IL COMPENSO PER IL COMMERCIALISTA) SONO TROPPE?

CHI VI PROPONE VISITE A 20/30/40/50 EURO A PERSONA (COME SE PARLASSIMO DI POMODORI...) VI STA INGANNANDO...

                                                                                                                     
Dr. Guido Marchionni

bottom of page